Le batterie sono i dispositivi che alimentano le apparecchiature elettroniche. Spesso, prima di acquistare il modello di cui abbiamo bisogno, vorremo avere ben chiare alcune questioni riguardo al mondo delle batterie. Si tratta di prodotti utilizzati per un’infinità di oggetti: dai cellulari alle macchine, dai telecomandi agli apparecchi acustici, dai giocattoli per bambini fino alle macchine fotografiche. Qui di seguito troverete le domande frequenti sulle batterie che gli acquirenti si pongono più volte quando si accingono a comprarle. Inoltre è molto importante sapere qual è il funzionamento interno di questi prodotti per poter misurare al meglio le loro capacità e la durata.
Le batterie sono il motore di qualsiasi dispositivo elettronico. Si tratta di piccoli apparecchi che danno energia elettrica agli oggetti e li fanno funzionare. Le batterie servono ad azionare i computer, i cellulari, i giocattoli dei bambini, gli apparecchi acustici, ma anche le macchine, i motorini e molti altri autoveicoli.
Le batterie si presentano in varie forme, possono essere cilindriche, rettangolari, a bottoncino oppure hanno delle dimensioni più ingombranti come quelle usate per le macchine.
Per sapere quanto dureranno le nostre batterie dovremo guardare i milliampere-ora del nostro dispositivo. Mai confondere i milliampere-ora con gli ampere, questi ultimi sono infatti l’unità di misura della corrente elettrica, mentre i primi misurano la quantità di carica elettrica della batteria. Se la nostra batteria disponde di 1.600 mAh, allora avremo a disposizione 1,6 A per un’ora di tempo. La durata di una batteria dipende comunque dal tipo di apparecchio elettronico con cui la usiamo, alcuni prodotti infatti assorbono molta più energia di altri.
Le batterie delle macchine hanno una durata variabile che dipende da vari aspetti. Il primo tra tutti è come usiamo la nostra macchina e in quali condizioni la guidiamo. La durata della batteria può infatti dipendere dall’umidità, da vari fattori ambientali, dal modo di guidare e dall’asfalto. In media una batteria per auto ha una durata di un anno. Il tempo di vita del nostro alimentatore si prolunga se guidiamo l’auto soprattutto in autotrada e con basse temperature. Guidare con temperature molto alte e per brevi tratti comporta un’errata immagazzinazione della corrente elettrica. Per ricaricare una batteria si consiglia di percorrere almeno 10 km di autostrada.
Le batterie dei nostri Smartphone non ci accompagnano mai fino alla sera? Se con i cellulari degli scorsi decenni, potevamo immaginarci anche di caricare il cellulare una volta ogni due giorni, i nuovi sparthpone multi funzionali non dispongono più di questi aspetti positivi. I modelli più costosi riescono ancora a garantire un’ottima durata giornaliera della batteria, ma molti altri invece hanno bisogno di due cariche al giorno. Questo accade sia perché la potenza della batteria è bassa e sia perché ormai i cellulari hanno delle applicazioni e dei sistemi che scaricano molta energia. Basti bensare che anche solo la luminosità del display comporta una grande riduzione della nostra carica.
Spesso ci domandiamo qual è il metodo corretto per caricare la batteria del nostro Smartphone per farlo durare più a lungo. I suggerimenti che si danno spesso sono di caricare il cellulare solo quando il livello di batteria è vicino allo zero. Ricaricare il nostro dispositivo quando è ancora a metà carica, a lungo andare potrebbe portare a degli sbalzi che facciano riconoscere il cellulare come “scarico” quando si trova a quel livello. Questo accade per l’effetto memoria delle batterie. Inoltre si consiglia sempre di non utilizzare lo Smartphone quando è sotto carica poiché raggiunge temperature elevate che potrebbero danneggiare il sistema.
Forse avrai sentito parlare di “effetto memoria” di una batteria e sei curioso di sapere di cosa si tratta. L’effetto memoria è una depressione della tensione delle batterie. Di solito questo meccanismo è rintracciabile nelle batterie nickel-cadmio. Se tendiamo a ricaricare, per esempio, un pc portatile che sta al 40%, la batteria memorizza che quello è il livello minimo della batteria. Perciò si considera il computer scarico a quel livello. In sostanza, l’effetto memoria fa sì che la batteria ricordi qual è stato l’ultimo stato della batteria prima di ricaricarla e riconosce il dispositivo scarico una volta giunti a quel livello.
Le batterie cilindriche sono le tipologie più diffuse sul mercato. Ne fanno parte le stilo, le mini stilo, le batterie a torcia e quelle a mezza torcia.
Se vuoi dare qualche risposta alle tue domande frequenti sulle batterie, è opportuno che si conosca qual è il funzionamento interno di questi dispositivi. Ogni batteria ha un polo positivo ed un polo negativo, contrassegnati rispettivamente dal simbolo “+” e “-“. Quando il polo negativo entra a contatto con un polo positivo di un’altra batteria, si generano degli elettroni. In questa fase si dà vita ad una trasformazione da energia chimica ad energia elettrica e si crea una corrente continua che dà moto ai dispositivi elettronici.
Per misurare gli elementi di una batteria disponiamo di diverse unità di misura. Per sapere qual è la capacità del dispositivo occorre usare gli Ampere e i Watt. La capacità ci consente di conoscere la portata della batteria. Per conoscere invece la tensione terminale dobbiamo osservare i Watt.
Le batterie di tipo secondario sono quelle che prevedono sia un’azione di scarica che un’azione di ricarica. Queste batterie hanno quindi un’azione reversibile e sono riutilizzabili. Le batterie secondarie vengono anche chiamate accumulatori o, più comunemente, batterie ricaricabili. Di queste fanno parte le batterie piombo-acido, quelle a ioni di litio, le batterie nichel-metallo o nichel-cadmio e anche alcune alcaline.
Le batterie di tipo primario e secondario si differenziano dal loro processo di carica. Se i modelli primari hanno solo la reazione di carica, quelli di tipo secondario dispongono sia di un processo di carica che di scarica. Questo significa che le batterie primarie, una volta usate, si esauriscono e vanno gettate, le batterie secondarie invece possono essere ricaricate con degli appositi “ricarica batterie”.
A volte troveremo delle sigle che indicano alcune tipologie di batterie in commercio. Per “AAA” ci si riferisce alle mini stilo, per “AA” invece si intendono le stilo. Le “C” sono le batterie a mezza torcia e le “D” sono le batterie a torcia.
La mini stilo è una delle tipologie di batterie più usate nei dispositivi elettronici. Spesso viene chiamata anche “AAA” e si può riconoscere dalle sue dimensioni. Le mini stilo sono batterie cilindriche e hanno una lunghezza di 44,5 mm ed un’altezza di 10,5 mm.
Le batterie stilo, insieme alle mini stilo, sono la tipologia di batterie più utilizzate per far funzionare i dispositivi elettronici. Le batterie stilo vengono anche denominate “AA” e hanno una forma cilindrica. Le dimensioni di questa batteria sono di 50,5 mm per la lunghezza e 13,5 per l’altezza.
Le batterie a torcia, o a “D“, sono delle particolari batterie a forma di cilindro. Hanno una lunghezza di 61,5 mm e un’altezza di 34,2 mm. Queste tipologie di batteria vengono usate soprattutto per le macchine fotografiche professionali, per i giocattoli, per le console e per i lettori cd.
Le batterie a mezza torcia, o di tipo “C“, sono dei modelli molto simili alla tipologia a torcia ma presentano delle dimensioni ridotte. Hanno una lunghezza di 50 mm ed un’altezza di 26 mm. Di solito le batterie a mezza torcia vengono utilizzate per gli oggetti a medio consumo, come i giocattoli, gli strumenti musicali e le torce.
Le batterie a bottone hanno questo nome perché si presentano in una forma piccola come un bottoncino. Possono avere diverse dimensioni in base allo scopo di utilizzo ed hanno varie particolarità rispetto agli altri modelli. I loro poli infatti, data la loro forma a moneta, non si possono trovare nelle due estremità. Il polo negativo si trova infatti nella parte inferiore e in quella laterale, il polo positivo si trova invece nella parte superiore ma solo dentro il cerchietto nero. Le dimensioni delle batterie a bottone vengono misurate in base al loro diametro e alla loro altezza. In commercio troveremo dispositivi con un diametro dai 10 mm ai 16 mm e con un’altezza da 2,5 mm a 7 mm.
Le batterie a 9V o a 4,5V sono modelli di tipo rettangolare e riportano i nomi delle loro capacità. Le batterie a 9V hanno un’altezza di 48,5 mm, uno spessore di 17,5 e una lunghezza di 26,5 mm. Le batterie a 4,5V invece hanno un’altezza di 62 mm, uno spessore di 22 mm e una larghezza di 32 mm. Queste batterie di tipo rettangolare vengono usate soprattutto per le macchine fotografiche professionali e per i giocattoli dei bambini.
Se abbiamo bisogno di una batteria per orologi dobbiamo acquistare un modello a bottone. Queste batterie si chiamano così perché hanno la stessa forma di un bottoncino. Le sue dimensioni piccole e ridotte permettono alle batterie a bottone di essere contenute nell’orologio.
Le batterie ricaricabili, conosciute anche come accumulatori, sono quelle tipologie di cariche che consentono di essere riutilizzate più volte. Queste speciali batterie infatti hanno un sistema di carica reversibile e, grazie ad un apparecchio a corrente, possono ricaricarsi totalmente. Le batterie ricaricabili possono essere riutilizzate anche oltre 500 e 1000 volte, in base all’utilizzo. Il loro voltaggio, in base al materiale della batteria, oscilla tra 1,2V e 3,7V.
Esistono molti modi per consentire ad una batteria di durare più a lungo. Innanzitutto, se si tratta di una batteria ricaricabile, come quella dei cellulari o delle macchine fotografiche, si consiglia sempre di aspettare la scarica completa prima di ricaricarla. In questo modo si rispetta il normale ciclo di vita di una batteria. Inoltre se non usiamo il dispositivo elettrico per un certo tempo, la batteria può anche essere rimossa dall’apparecchio e la si può conservare in un luogo asciutto. Si consiglia sempre di ricaricare le batterie con il corretto caricabatteria, senza usarne altri non indicati con quel modello.
Le batterie possono avere vari prezzi in base al modello e al materiale da cui sono composte. Le batterie si comprano sempre in un formato da 10, 20 o più batterie. Le pile di tipo AA, ovvero le stilo, possono avere un prezzo che va dai 6 euro ai 20 euro, per i pacchetti da 40 pezzi. Le mini stilo, ovvero le batterie di tipo AAA, possono avere un prezzo di 1 euro, per i pacchetti da 3 o 4, fino a 48 euro per 100 pezzi. Le batterie a torcia e mezza torcia invece partiranno da un prezzo di 3,99 euro per un pacchetto da due pezzi e 40 euro per un blister da 20 pezzi. Le batteria a bottone infine, in base alle dimensioni, partono da un prezzo di 2,90 euro l’una, fino a 45 euro per 100 pezzi.
Una della domande più frequenti sulle batterie riguarda proprio lo smaltimento. È molto importante sapere che le batterie non vanno buttate nei normali secchi dell’indifferenziata. Esistono degli appositi secchi dedicati proprio alle pile e alle batterie scariche. Questi recipienti si possono trovare per le strade, davanti ai negozi di elettronica e anche davanti alle farmacie. Questo speciale metodo di smaltimento serve per non generare inquinamento.
Smaltire correttamente le pile scariche negli appositi secchi è fondamentale per non contribuire all’inquinamento ambientale. Le pile e gli accumulatori sono degli agenti inquinanti poiché sono composti da materiali dannosi per l’ambiente. I metalli pesanti che compongono alcune batterie, come il piombo, il mercurio, il cromo, il cadmo, lo zinco e molti altri, potrebbero rappresentare degli elementi nocivi anche per l’uomo.
Ora che abbiamo risposto alle vostre domande frequenti sulle batterie, non vi resta che scoprire qual è il modello adatto alle vostre esigenze.