Le batterie sono gli alimentatori che fanno funzionare i nostri dispositivi elettronici. Si tratta di dispositivi che danno la giusta carica ai vari oggetti che usiamo nel quotidiano, come i cellulari, i telecomandi, gli orologi e le aspirapolveri. In commercio potremo trovare batterie di ogni tipo e formato. In questo articolo vi spiegheremo proprio cosa sapere prima di acquistare delle batterie. Esistono i modelli standardizzati e quelli che hanno una forma adattabile all’oggetto che devono caricare, come le batterie per Smarphone.
Troveremo poi batterie composte da vari tipi di
materiali, ognuno con la sua caratteristica e il suo pregio. Ed infine potremo scegliere tra
batterie usa e getta e
modelli ricaricabili con degli appositi caricabatterie. Insomma, saper individuare la batteria perfetta in mezzo a tanti modelli diversi, non è affatto semplice. Inoltre dovremo sempre saper valutare bene le
misure della
capacità e della
tensione di ogni batteria per capire quale sarà la sua durata e la sua potenza. Ci sono molti dettagli da conoscere quando ci avviciniamo a questo mondo.
Batterie: cosa sono e come sono fatte
Le batterie sono il motore che fornisce carica elettrica ad alcuni oggetti. Per funzionare sfruttano l’azione dei due poli che si trovano alle estremità del prodotto.
L’energia viene erogata dalla batteria mediante un’azione di ossidoriduzione che consente di trasformare l’energia chimica in energia elettrica. Questa azione permette agli elettroni di uscire e di generare una carica elettrica se vengono a contatto con un altro polo opposto. Un aspetto importante da misurare in una batteria è la sua capacità, questa ci consente di stabilire la corrente di scarica di una pila. La capacità di una batteria si misura in Amperora, la tensione terminale in Volt.
I poli di una batteria vengono denominati polo positivo, contrassegnato dal simbolo “+”, e polo negativo, indicato con il segno “-“. Quando il polo negativo di una batteria entra in contatto con il polo positivo di un’altra batteria, si inizia ad erogare corrente e l’energia si esaurisce. Finché non avviene questo contatto la batteria non si scarica. Sarà molto importante rispettare le posizioni dei poli della batteria quando dobbiamo inserire le pile nei vani degli oggetti. All’interno di ogni vano ritroveremo i simboli “+” e “-” per capire in quale posizione collocare le batterie.
Batterie primarie e batterie secondarie: cosa sono
Forse non tutti sanno che le pile si classificano in due categorie: batterie di tipo primario e batterie di tipo secondario. Saper differenziare queste due classi è fondamentale prima di acquistare delle pile. Vediamo bene di cosa si tratta.
Le batterie primarie sono le classiche pile usa e getta. Dispongono solo dell’azione di scarica e, una volta esauita l’energia, devono essere cambiate. Le batterie secondarie invece hanno un’azione reversibile. Oltre all’effetto di scarica dispongono anche di un periodo di ricarica. Queste tipologie vengono chiamate accumulatori di carica elettrica e riescono a trasformare l’energia elettrica in energia chimica. Questo significa che possono riacquistare la loro energia elettrica e lo possono fare tramite appositi caricabatterie all’interno del quale potremo mettere accumulatori della stessa capacità. Le batterie ricaricabili hanno un numero limitato di cicli di carica, alcuni materiali vantano di una maggiore durata rispetto ad altri.
Vari modelli di batterie: cosa sapere
Occorre sapere che in commercio troveremo una grande quantità di batterie standardizzate, ovvero che hanno sempre quelle dimensioni in base ad una norma europea. I vari modelli si classificano in alcuni gruppi che vi illustreremo qui di seguito.
La categoria più comune è rappresentata dalle batterie cilindriche. Si tratta di modelli dalla forma arrotondata e lunga, con una lunghezza maggiore della loro altezza. Di questa classe fanno parte le stilo (50,5 mm x 13,5 mm), le ministilo (44,5 mm x 10,5 mm), le batterie a torcia (61,5 mm x 34,2 mm) e quelle a mezza torcia (50 mm x 26,2 mm). Queste pile trovano il loro campo di applicazione nei dispositivi elettronici quotidiani, come i telecomandi, i giochi per bambini e le macchine fotografiche compatte. Possono essere di vari materiali, in alcaline, in litio o in zinco carbonio.
Un’altra classe fondamentale di pile è quella delle batterie rettangolari. Questi modelli hanno degli spigoli più accentuati. Possono comprendere le batterie 4,5 V in alcalina o in Zinco-carbone, le 9 V o transitor in Litio, in Nickel-metallo, in Nickel-cadmio, in alcaline o in Zinco-carbone. Le pile rettangolari in litio sono particolarmente utili per i dispositivi ad alto potenziale, come le macchine fotografiche o le videocamere.
Un’altra categoria di pile standardizzate sono le batterie a bottone. Si tratta di piccoli prodotti a forma di moneta spesso utilizzate negli orologi o negli apparecchi acustici. È molto importante saper riconoscere i poli in questi modelli. Il polo negativo si trova nella parte inferiore e in quella laterale, il polo positivo invece si trova nella parte superiore all’interno del cerchietto nero. Le batterie a bottone possono avere una varietà di dimensioni e sono in ossido di argento e alcaline o in zinco aria.
Accumulatori per telefono
Un’altro modello molto ricercato e acquistato è la batteria per telefoni. È molto importante sapere quale batteria acquistare, soprattutto se stiamo scegliendo un prodotto universale.
A volte accade che il cellulare smetta di funzionare o di ricaricarsi correttamente, magari si spegne all’improvviso o si esaurisce in fretta la carica. Spesso il problema non è dello Smartphone e potremo allungargli la vita acquistando semplicemente un’altra batteria. Potremo scegliere tra i modelli dello stesso marchio del nostro cellulare oppure potremo acquistare una batteria universale facendo ben attenzione ai dati tecnici per garantirne la compatibilità.
Gli accumulatori per cellulari hanno quattro poli, ma sono solo due quelli che erogano elettrodi. Occorre sapere che le aziende prima costruivano batterie in litio, ma poi questo materiale è stato considerato obsoleto. Il litio tendeva infatti a surriscaldare la batteria fino a generare cortocircuiti. Oggi i cellulari di ultima generazione sono formati da accumulatori ai polimeri di litio, con oltre 500 cicli di ricarica e senza alcun pericolo di surriscaldamento.
Dove smaltire le pile
Sarà molto importante conoscere come smaltire i gruppi di batterie e dove buttarle. Questi dispositivi infatti non possono essere gettati in un normale secchio dell’indifferenziata poiché contengono dei materiali che vanno trattati diversamente.
Alcune batterie composte da piombo-acido per esempio, un materiale usato negli accumulatori delle auto, contengono un agente nocivo. Molti materiali che compongono le pile infatti, possono rappresentare un potenziale pericolo tossico per l’ambiente e per la salute umana. Per questo motivo le batterie vanno smaltite in appositi secchi per pile scariche. Troveremo questi secchi vicino ai negozi di elettronica o davanti a molte farmacie.